Pulsanti placebo: l’arte dell’illusione del controllo nel nostro quotidiano

Il nostro quotidiano è disseminato di pulsanti che, a prima vista, sembrano progettati per svolgere una funzione precisa, ma che in realtà sono inoperativi o hanno un impatto minimo sulle operazioni cui sono associati. Questi sono noti come pulsanti placebo, e il loro uso è diffuso in contesti diversi, dal controllo dei semafori pedonali al comando di chiusura degli ascensori, fino ai termostati negli uffici e agli smartphone.

I pulsanti placebo sono il risultato di una concezione psicologica basata sull’illusione del controllo, teorizzata da Ellen Langer negli anni Settanta. Langer osservò che la sensazione di avere il controllo su una situazione, anche se illusoria, portava a una piacevole sensazione di benessere. Questa illusione è ciò che giace dietro ai pulsanti placebo: il loro scopo non è tanto quello di compiere un’azione concreta, quanto di fornire all’utente la sensazione di influire sulla situazione circostante.

Un pedone a Londra nel 1932 (Fox Photos/Getty Images)

Uno dei casi più noti riguarda i pulsanti dei semafori pedonali presenti in molte città. Il dipartimento dei trasporti di New York ha dichiarato che solo il 10% di questi pulsanti ha un impatto effettivo sulla sincronizzazione del semaforo. Gli altri sono lì principalmente per tranquillizzare i pedoni, riducendo la percezione del tempo di attesa e dando loro un senso di controllo sulla situazione.

Un altro esempio comune riguarda i pulsanti per chiudere anticipatamente le porte degli ascensori. Nella maggior parte degli ascensori moderni, questi pulsanti sono privi di effetto pratico. Gli ascensori sono progettati per rimanere aperti per un periodo sufficiente a permettere a più persone di salire, specialmente quelle con disabilità. Chiudere le porte immediatamente potrebbe rappresentare un rischio.

I termostati negli uffici o negli hotel offrono un esempio più complesso di pulsanti placebo. Alcuni di essi sono progettati per funzionare solo parzialmente, fornendo un effetto psicologico piuttosto che un cambiamento significativo nella temperatura. In questo caso, il pulsante serve a comunicare al sistema centrale informazioni che non corrispondono alle aspettative dell’utente, creando una piccola riduzione di temperatura insieme a un senso di controllo illusorio.

Il concetto di pulsanti placebo si estende anche al mondo digitale, come evidenziato dai pulsanti di “refresh” presenti in alcune app. Anche se le applicazioni vengono aggiornate automaticamente, la presenza di un pulsante “refresh” dà agli utenti l’illusione del controllo sulla situazione, quando in realtà l’aggiornamento è costante.

Al di là delle critiche che li definiscono come “bugiardi”, alcuni vedono comunque un’utilità nei pulsanti placebo, considerandoli come “illusioni ingannevoli”. Ellen Langer sottolinea che l’azione richiesta da questi pulsanti è minima e che, anche se non hanno un effetto concreto, non rappresentano un problema. Inoltre, evidenzia il loro impatto psicologico, sottolineando che “i pulsanti placebo hanno comunque un effetto psicologico”.

I pulsanti placebo sono una peculiarità del nostro ambiente quotidiano, progettati per fornire una sensazione di controllo anche quando la connessione tra azione e risultato è debole o inesistente. Siano essi per strada, negli uffici o nel mondo digitale, questi pulsanti ci inducono in una piacevole illusione di dominio sulla situazione circostante.

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