La nascita dei videogiochi

Se ami i videogiochi ti chiedi chi sia l’artefice della loro invenzione.

Lo scorso anno, il mercato dei videogiochi in Italia ha raggiunto i 2 miliardi e 179 milioni di euro. E la crescita riportata è del +21,9% rispetto al periodo precedente. Cifre del genere rendono evidente l’apprezzamento del settore da parte di un numero sempre crescente di persone. Oggi si usano soprattutto giochi per smartphone e tablet, ma in passato non era così.

È grande come un armadio a sei ante il computer che permette il funzionamento del primo videogioco della storia. La sua ideazione risale a 60 anni fa ed era pensato come una versione più semplice del gioco della dama. Il suo inventore è Christopher Strachey, un ricercatore di Cambridge specializzato nella tecnologia radar. Adesso che sappiamo il suo nome, ecco svelato l’inventore dei tanto amati videogiochi, grazie a lui possiamo svagarci e rilassarci un po’ nei momenti liberi.

Videogiochi simili alla dama e al tris di oggi

Tanti anni fa, i videogiochi erano formati da uno schermo a tubo e da una scacchiera con le pedine. Attraverso una telescrivente, le mosse si inserivano nel computer, così durante il gioco si analizzavano tutte le contromosse. Nello stesso periodo, Sandy Douglas ha ideato il gioco del tris per EDSAC, il computer della Cambridge University.

Nel 1958 fu la volta di Tennis For Two, il primo gioco di simulazione con controllo di oggetti in movimento. Il gioco, ideato da Robert Dvorak e David Potter mostrava un campo da tennis con una rete al centro e due giocatori su entrambi i lati. La persona che usava il videogioco poteva mandare una pallina nel campo dell’avversario utilizzando un telecomando.

L’invenzione dei videogiochi

Il primo computer in grado di memorizzare un programma ed eseguirlo fu messo a punto da Christopher Strachey. Alla fine della Seconda Guerra Mondiale divenne amico di Alan Turing, uno dei primi esperti dell’informatica moderna, il quale aveva presentato al mondo Mark I. Si trattava del primo computer dell’era moderna, occupava una stanza e riusciva ad eseguire un programma dopo averlo memorizzato. Strachey chiese a Turing una copia del manuale di programmazione del computer Mark I.

Dallo studio del manuale scrisse il suo primo programma, si trattava di una dama da giocare contro il computer. Nel 1962 un gruppo di ingegneri del MIT idearono Space War, il primo videogioco moderno in cui ci si può muovere in uno spazio a doppia dimensione. Il gioco entra in salotto nel 1972, quando fu ideata la prima console di videogiochi che si poteva collegare a una TV.

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