Marta Sousa Ribeiro: il suo esordio con il lungometraggio a tema adolescenziale intitolato Simon Calls

L’adolescenza, la ribellione al percorso di vita e la difficoltà del passaggio all’età adulta, sono questi i temi affrontati nel film portoghese Simon Calls. Il lungometraggio segna l’esordio alla regia di Marta Sousa Ribeiro. Le scene sono state girate con lo stesso protagonista nel corso di tre anni diversi: 2015, 2017, 2019. È dunque una pellicola “ballerina”, che si muove nel tempo, mostrando passato e presente. I flashback servono a descrivere il rapporto complicato che Simon vive con i genitori divorziati. La madre è attenta a dargli il “buon esempio” e il padre è affettuoso ma a distanza. E poi ci sono i momenti che precedono gli esami scolastici e la possibilità di trasferirsi definitivamente negli Stati Uniti.

Un mondo fatto di regole è un mondo geometrico

Il contesto in cui si inserisce Simon callsrende difficile al giovane Simon orientarsi in una realtà che segue regole proprie. Il protagonista non capisce a fondo il mondo, lo sente spesso estraneo da sé, e vuole fuggire da quello che viene descritto come un mondo geometrico. Geometrico perché ordinato secondo motivi standard, a cui occorre adeguarsi, ma Simon non vuole farlo. La visione del film per singoli tasselli è data anche dall’alternarsi tra scene di vita familiare e altre che potremmo paragonare ad un documentario. In questo secondo caso, le scene riguardano i luoghi e le persone, dando quindi un’impressione di maggiore freddezza. I tre diversi direttori della fotografia che hanno lavorato al lungometraggio mostrano i vari periodi narrati attraverso un effetto composito che fluisce spontaneamente.

La parte emotiva di Simon

La mancanza di libertà e la chiusura in una realtà che appare già stabilita contrastano con la fluidità dell’anima dell’adolescente. Rigidità perfettamente bilanciata dalla naturalezza del film, il quale, lungi dal voler costituire un paradigma da seguire, intende semplicemente raccontare un periodo di vita. Le apparenti contraddizioni negli stati d’animo di Simon si identificano con gli sbalzi d’umore tipici dell’adolescenza. È apatico ma sempre in cerca di qualcosa, è fermo ma allo stesso tempo in movimento. La sua ribellione si manifesta in modo violento nei confronti di un mondo che appare ignorare le sue incertezze.

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